Sassari Latte Dolce Calcio
Foto: ASD Latte Dolce Calcio / Ufficio Stampa

Non c’è pace per il Sassari Calcio Latte Dolce. Dopo diverse annate trascorse in Serie D, nel 2022 i sardi sono infatti retrocessi in Eccellenza. Nato nel 1973, il club era arrivato per la prima volta in quarta divisione nel 2012/2013 per riempire alcuni posti vacanti. I risultati sono sempre stati alterni e i sassaresi non hanno mai vinto la Coppa Italia Dilettanti che garantisce la promozione diretta. Adesso inizierà dunque una nuova risalita, nella speranza di raggiungere almeno le più alte vette della dimensione dilettantistica. In Eccellenza la vita non sarà comunque facile: si tratta di un campionato complesso, strutturato a livello regionale, nel quale i risultati sono spesso imprevedibile e le scale di valori non sono sempre chiare.

Istituita nel 1991, l’Eccellenza costituisce il torneo più importante su base regionale, il che comporta però una disomogeneità nel tasso tecnico. Basti considerare che al campionato di ogni regione prende parte un quantitativo sempre differente di squadre. Va da sé che a variare è anche il numero delle formazioni che devono essere promosse o retrocesse. In tutto sono oltre 20 i gironi e nella stagione attuale si è arrivati a ben 501 compagini in gara. In alcune regioni è presente un unico raggruppamento, mentre la Lombardia ne vanta ben 3 ed è la regione con più squadre partecipanti: più di 50.

Non mancano casi particolari come quello della Valle d’Aosta, le cui poche formazioni vengono inserite direttamente nei gironi del Piemonte. Un particolare del regolamento che forse non tutti conoscono risiedono in alcuni parametri che i club sono tenuti giocoforza a rispettare: ad esempio, in ogni partita devono essere presenti un giocatore under 19 e uno under 18. In totale sono 36 le squadre che hanno il diritto di ottenere la promozione, a partire dalle singole vincenti dei 28 gironi, alle quali si aggiudicano 7 formazioni provenienti dai playoff nazionali e la detentrice della Coppa Italia Dilettanti. Insomma, le soluzioni per salire di categoria non sono poche, ma alcune risultano difficilmente attuabili.

Nei playoff nazionali le 28 squadre partecipanti devono disputare un primo turno con gare di andata e ritorno. La formula si ripete nel secondo turno, quando le squadre diventano 14. A retrocedere sono invece le ultime 3 classificate di ogni girone, anche se in diversi gruppi vengono giocati degli appositi playout per stabilire chi scenderà in Promozione. Anche se il livello tecnico non è dei migliori, il carattere agonistico della competizione è molto elevata. La maggior parte dei ragazzi che ogni settimana battaglia sui campi regionali sogna di potersi lanciare nel calcio che più conta nell’arco di un paio di anni.

L’amore per il pallone si respira anche a livello locale. D’altro canto, molti giocatori poi diventati famosi sono partiti dal basso e hanno dovuto fare una bella gavetta prima di splendere in Serie A. Le quote sul calcio dicono che sono quasi sempre le stesse squadre ad essere favorite sui grandi palcoscenici, mentre nei campionati minori la situazione è sicuramente più equilibrata sotto questo punto di vista. Anche per questo motivo la Serie D e l’Eccellenza continuano a vantare un seguito importante.